Ipertensione: Guida Completa per una Vita Sana e Equilibrata

Benvenuti nella nostra guida completa sull'ipertensione. Se stai cercando informazioni su come gestire e prevenire l'ipertensione, sei nel posto giusto. In questa pagina, esploreremo cos'è l'ipertensione, quali sono le sue cause, i sintomi, i rischi associati e le strategie per gestire questa condizione in modo efficace.

Cos'è l'Ipertensione?

L'ipertensione, comunemente nota come pressione alta, è una condizione in cui la pressione del sangue nelle arterie è costantemente elevata. Questo aumento della pressione può mettere a rischio la salute cardiovascolare, aumentando il rischio di malattie cardiache, ictus e altre complicazioni.

Si definisce ipertensione arteriosa il rilievo di valori di pressione stabilmente superiori a 140/90 mm HG.

Cause e Fattori di Rischio

Le cause esatte dell'ipertensione possono variare da persona a persona, ma alcuni fattori di rischio comuni includono:

  1. Stile di vita poco salutare: Una dieta ricca di sodio, grassi saturi e zuccheri aggiunti, combinata con il consumo eccessivo di alcol e il fumo, può aumentare il rischio di ipertensione.

  2. Sovrappeso e obesità: Il grasso in eccesso può mettere pressione sul cuore e sulle arterie, aumentando la pressione sanguigna.

  3. Sedentarietà: La mancanza di attività fisica regolare può contribuire all'aumento della pressione sanguigna.

  4. Ereditarietà: L'ipertensione può essere ereditata geneticamente, quindi avere familiari con ipertensione aumenta il rischio di sviluppare la condizione.

  5. Età: Il rischio di ipertensione aumenta con l'età, poiché le arterie tendono ad irrigidirsi con il passare degli anni.

Nella maggior parte dei casi non si conoscono le cause dell'ipertensione: in questi casi (circa il 90%) si parla di ipertensione primaria. L'ipertensione primaria non appare essere collegata ad altre patologie note. Negli anziani è comune rinvenire valori di pressione sistolica superiori ai 160 mmHG. Tali reperti, se isolati, sono solitamente attribuibili alla ridotta compliance vascolare dell'anziano.

Si parla di ipertensione secondaria qualora essa venga provocata da patologie note (ad esempio renali, vascolari o endocrine). L'ipertensione secondaria rappresenta circa il 10% dei casi e più frequentemente si presenta in soggetti di età inferiore ai 30 anni o superiore ai 55. Tra le forme secondarie di origine renale ricordiamo l'ipertensione nefrovascolare).

Frequenza e pericolosità dell'Ipertensione

Ipertensione

La "pressione alta" è un problema di frequente riscontro nella popolazione generale. Dopo i 50 anni di età, più o meno 4 persone su 10 assumono un farmaco anti-ipertensivo. Molte persone assumono più di un farmaco per controllare l'ipertensione. Essere ipertesi rappresenta un fattore di rischio importante per ictus, infarto, patologie vascolari ed epatiche per cui risulta molto importante la diagnosi e la correzione farmacologica del problema. Un aspetto spesso sottovalutato è rappresentato dalla correlazione tra ipertensione e sindrome delle apnee notturne. In particolare, i soggetti affetti da sindrome delle apnee notturne, presentano valori pressori notturni superiori alla norma (profilo non dipper). E' dimostrato che correggere gli episodi apnoici può bloccare la progressione dell'ipertensione verso stadi più avanzati.

Principali cause di Ipertensione Secondaria

Esistono diverse patologie in grado di determinare ipertensione secondaria.

La stenosi di una arteria renale è responsabile dell'ipertensione nefrovascolare, una froma di ipertensione tipicamente refrattaria alla terapia medica.

La presenza di una coartazione aortica si manifesta con ipertensione che insorge già nel periodo infantile. La presenza di una coartazione aortica può essere sospettata trovando un polso femorale ridotto o ritardato. L'esecuzione di una radiografia del torace può fornire ulteriore supporto alla diagnosi.

Il raro feocromocitoma, un tumore secernente catecolamine situato nel surrene, può essere responsabile di ipertensione episodica o stabile in soggetti giovani o di media età. La diagnosi di feocromocitoma non è semplice. La presenza di dimagrimento e alterata tolleranza al glucosio possono mettere sulla buona strada. Utile anche l'esecuzione di esami urinari specifici. La diagnosi definitiva si fa con la TC.

Esistono poi numerose altra cause tra cui l'assunzione di contraccettivi orali, patologie tiroidee.

Sintomi e Complicazioni

L'ipertensione è spesso chiamata "killer silenzioso" perché di solito non causa sintomi evidenti fino a quando non si verificano complicazioni serie. Tuttavia, alcuni segni e sintomi che possono verificarsi includono mal di testa, vertigini, visione offuscata, affaticamento e sanguinamento dal naso.

Le complicazioni associate all'ipertensione possono essere gravi e includono malattie cardiache, ictus, insufficienza renale, danni agli occhi e problemi vascolari.

Diagnosi di ipertensione

La diagnosi di ipertensione avviene spesso durante un controllo di routine effettuto dal medico di medicina generale. In generale, occorre sottolineare che è sempre opportuno eseguire la misurazione della pressione più volte ed in diverse occasioni per accertarsi che il rilievo non sia casuale o che l'innalzamento della pressione non sia dovuta alla cosiddetta "sindrome da camice bianco": in alcuni soggetti particolarmente ansiosi, infatti, si registra un innalzamento pressorio "provocato" dalla presenza del medico, fenomeno che non viene mai rilevato nel caso la misurazione venga effettuata in assenza di personale sanitario.

Per i soggetti che non riescono a misurarsi la pressione con il tradizionale Sfigmomanometro e fonendoscopio, esistono in commercio semplici dispositivi elettronici, che permettono di misurare la pressione dopo aver semplicemente indossato un manicotto al braccio.

Il sempre maggiore sviluppo dei dispositivi di controllo della salute anche in ambito non strettamente medico, ha fatto si che esistano in commercio anche dispositivi molto evoluti che permettono una misurazione affidabile della pressione in modo rapido, annotandone i valori in una specifica applicazione scaricabile sul proprio smartphone.

La Classificazione dell'ipertensione per i soggetti adulti viene periodicamente aggiornata, così come le linee guida per il trattamento. In generale possiamo indicare i seguenti valori soglia:

NORMALE: Sistolica <120 mmHG, Diastolica <80 mmHG

PRE-IPERTENSIONE: Sistolica 120-139 mmHG, Diastolica 80-89 mmHG

STADIO 1: Sistolica 140-159 mmHG, Diastolica >100 mmHG.

Accertamenti in corso di Ipertensione

In generale, prima di intraprendere una terapia anti-ipertensiva, appare sempre opportuno consultare un cardiologo, al fine di valutare tutte le possibili cause di ipertensione.

In molti casi, il medico di medicina generale o il cardiologo, consiglieranno l'esecuzione di una monitorizzazione dinamica della pressione nelle 24 ore (holter pressorio). Questo tipo di accertamento, permette una valutazione accurata dell'andamento pressorio nelle 24 ore e consente di eseguire anche misurazioni durante il sonno del paziente, fase in cui la pressione sanguigna dovrebbe fisiologicamente diminuire. Eventuali anomalie riscontrate all'holter pressorio, permettono di instituire la migliore terapia per il paziente.

Terapia

Il primo passo nella terapia dell'ipertensione è rappresentato dalla modifica dello stile di vita. In particolare è opportuno perdere peso (solitamente la pressione scende di circa 5-20 mmHg ogni 10 Kg di peso perso (vedi, regole per una dieta equilibrata).

Altra precauzione importante è limitare l'apporto di alcool a meno di 30 ml di etanolo al giorno per gli uomini e 15 ml al giorno per le donne. Questa limitazione sembra essere in grado di ridurre la pressione di circa 2-4 mmHg).

Altre precauzioni utili sono ridurre l'apporto di sale a non più di 2,4 g di sodio al giorno (riduzione prevista della pressione: 2-8 mmHg), mantenere un adeguato apporto di potassio (circa 90 mmol/giorno), mantenere un apporto adeguato di calcio e magnesio, smettere di fumare e ridurre l'apporto di grassi saturi e colesterolo, cimentarsi in esercizi aerobici almeno 30 minuti al giorno quasi tutti i giorni (questo sembra in grado di ridurre la pressione di circa 4-9 mmHg.

Qualora la modifica delle abitudini alimentari non fosse sufficiente è necessario passare alla terapia farmacologica. La terapia farmacologica prevede l'utilizzo di diversi tipi di farmaci. L'ideale sarebbe riuscire a controllare la pressione utilizzando un solo farmaco ma purtroppo a volte non è possibile. Tra i farmaci utilizzati troviamo i beta-bloccanti, gli ACE-inibitori, i calcio-antagonisti, i diuretici.

Le nuove Linee Guida ESC/ESH, 2018 raccomandano l’inizio del trattamento anche in categorie di pazienti ai quali in precedenza sarebbe stato consigliato solo un cambiamento del proprio stile di vita. Si tratta dei soggetti con pressione “normale alta” (130-139/85-89 mmHg) e dei pazienti con rischio basso-moderato, come quelli con ipertensione di I grado (140-159/90-99 mmHg), inclusi quelli di 65-80 anni.

Attenzione

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