Morbo di Alzheimer
Definizione
Il Morbo di Alzheimer (MA) è un disordine comportamentale e cognitivo acquisito in grado di determinare un grave deterioramento delle capacità sociali e occupazionali del soggetto colpito dalla patologia. La patologia è caratterizzata dalla formazione di placche a livello dell'ippocampo (una zona profonda del cervello, fortemente connessa con i processi mnemonici) e di altre zone della corteccia cerebrale molto importanti per i processi cognitivi e decisionali. Non è ben chiaro se queste placche siano la causa della malattia o siano prodotte dalla malattia stessa.
Esordio
I pazienti affetti da morbo di Alzheimer presentano solitamente un peggioramento molto lento della memoria al quale si associa un deficit della sfera cognitiva che si può sviluppare nell'arco di molti anni. Questo disturbo si può manifestare anche come un cambiamento progressivo del carattere. Dopo l'insorgenza dei primi deficit mnemonici sono molto comuni disturbi del linguaggio quali la incapacità di ricordare il nome delle cose (anomia) e disturbi nella capacità visuo-spaziale ed esecutiva. In alcune presentazioni atipiche i disturbi mnemonici possono essere meno evidenti rispetto agli altri disturbi cognitivi e comportamentali. Negli stadi avanzati molti pazienti sviluppano disturbi extra-piramidali.
Decorso
Il decorso del Morbo di Alzheimer può essere suddiviso in 4 fasi.
La fase pre-clinica è caratterizzata da iniziale atrofia delle zone vicine all'ippocampo che probabilmente iniziano a degenerare circa 10-20 anni prima dell'insorgenza di qualsiasi sintomo. Il disturbo cognitivo è di grado medio ma solitamente il dato più saliente è il deficit di memoria. Il paziente può apparire quasi completamente normale all'esame clinico ed è sempre in grado di provvedere a tutte le normali attività giornaliere.
Nella malattia di grado lieve la degenerazione inizia ad interessare la corteccia cerebrale con peggioramento progressivo della memoria e delle altre abilità cognitive. Solitamente la diagnosi di Alzheimer viene fatta a questo stadio. Tra i segni caratteristici troviamo la perdita di memoria, la difficoltà nel ricordarsi dove si abita, la necessità di più tempo per compiere le azioni, la difficoltà nella gestione del denaro, la difficoltà nel prendere decisioni, il ridotto senso di iniziativa, un aumento dell'ansietà o comunque cambio di carattere. La sensazione che ci sia qualcosa che non va diventa molto chiara per i familiari. Solitamente, una volta fatta la diagnosi, i familiari prendono la notizia molto peggio del soggetto interessato, forse per l'apatia che la patologia stessa provoca.
Quando la malattia diviene di grado medio inizia una fase molto difficile per tutta la famiglia perché il soggetto affetto non è quasi più in grado di provvedere a se stesso e pesa completamente sulle spalle della famiglia. I principali sintomi di questa fase sono un grave deficit di memoria, la difficoltà nel mantenere l'attenzione, la difficoltà nel riconoscere amici e familiari, la difficoltà nel parlare calcolare e scrivere, pensiero illogico, impossibile apprendimento di nuovi concetti, ansia, agitazione, movimento continuo soprattutto nel tardo pomeriggio e di notte, movimenti ripetitivi, allucinazioni, paranoia, irritabilità, incapacità a reprimere gli impulsi, difficoltà motorie. I pazienti spesso di arrabbiano per le richieste dei familiari o proprio non riescono a comprenderle o ricordarle. In questa fase il suicidio è più frequente che nelle fasi iniziali ed i pazienti possono essere direttamente o indirettamente pericolosi anche per gli altri.
Nelle forme di grado severo, le lesioni cerebrali sono ormai molto diffuse e i pazienti non sono più in grado nè di interagire nè di riconoscere i familiari. I sintomi caratteristici di questa fase sono il calo ponderale, le difficoltà nella deglutizione, incontinenza, sonnolenza, infezioni. I pazienti molto spesso non si alzano più dal letto e la morte sopraggiunge per cause infettive, spesso polmoniti ab ingestis.
Diagnosi
La diagnosi di Morbo di Alzheimer si basa su criteri ben precisi desunti da una attenta visita neurologica generale corredata da approfondimenti TC. Una diagnosi precoce della malattia può essere utile a instaurare una serie di provvedimenti farmacologici e non farmacologici in grado di rallentare la progressione della malattia quali l'utilizzo di farmaci ed esercizi cognitivi.
Terapia
Ad oggi per questa patologia non esistono terapie mediche efficaci ma soltanto rimedi sintomatici quali la somministrazione di inibitori della colinesterasi e antagonisti parziali di N-metil-D-Aspartato. L'efficacia di farmaci di altra natura quali antidepressivi e ansiolitici non è dimostrata ed è molto discussa.