L'orecchio ti gioca brutti scherzi?
Ti fa male l'orecchio e non ci senti più bene? Vedi fuoriuscire una secrezione di colore variabile dall'orecchio? E' probabile che tu abbia ciò che in medicina si definisce otite media acuta. Non si tratta di uno scherzo! Si tratta di una patologia che nell'antichità ha provocato numerosi morti. Per fortuna, ai giorni d'oggi, grazie al progresso della medicina moderna, la patologia è molto meno pericolosa. L'otite, se prontamente riconosciuta, può essere risolta senza conseguenze di rilievo.
Definizione
Per otite media si intende un processo infiammatorio a carico dell'orecchio medio. La parola "medio", quindi, non si riferisce alla gravità dell'otite ma alla sede dell'infiammazione. L' "orecchio medio" è formato dalla cassa timpanica con tutte le strutture in essa contenute (incudine, staffa e martello). In altri casi l'infezione può interessare la porzione esterna dell'orecchio, determinando quella che viene definita otite esterna. Con il termine acuto, invece, si intende un processo che si sviluppa in modo rapido. Quando invece l'infezione si protrae per molto tempo, si parla di otite media cronica. L'otite media effusiva, infine, è una forma di otite tipica del bambino e caratterizzata da ipoacusia, a volte anche spiccata.
Cause
L'infezione può essere prodotta da virus o batteri. I batteri più frequentemente responsabili dell'otite sono l'haemofilus influentiae, lo Streptococcus Pneumoniae e la Moraxella Catarrhalis, noti agli specialisti come "Il Trio infernale". La distinzione tra forme virali e forme batteriche è molto difficile. Un elemento che può indirizzare il medico verso una diagnosi di otite virale può essere la contemporanea presenza di congiuntivite.
Il meccanismo con cui si sviluppa una infiammazione dell'orecchio medio non è così semplice da spiegare. In alcuni casi l'otite può essere un fenomeno isolato. Più comunemente, tuttavia, questo genere di infiammazione origina da precedenti infezioni a carico delle vie respiratorie superiori. Ma come mai un fenomeno infiammatorio che interessa, ad esempio, naso e polmoni, arriva a colpire l'orecchio? L'infiammazione arriva ad interessare questo organo perché va a colpire la Tuba di Eustachio, un sottile tubicino che collega l'orecchio alla gola. La tuba di Eustachio ha la finalità di drenare le naturali secrezioni dell'orecchio. L'infiammazione della tuba determina un blocco del drenaggio delle secrezioni ed una marcata riduzione di ventilazione all'interno della cassa timpanica. Questo fenomeno è un passaggio cruciale per lo sviluppo di una infezione a carico dell'orecchio medio e viene definito "tubarite". In alcuni casi la funzionalità della tuba di Eustachio può essere scarsa anche in assenza di infiammazione. In quest'ultimo caso si parla di "Disfunzione Tubarica". Non sempre ad una tubarite o a una disfunzione tubarica, si accompagna lo sviluppo di una otite. Nella maggior parte dei casi il processo infiammatorio a carico della Tuba di Eustachio si risolve spontaneamente, senza dare segno della sua presenza. In altri casi, invece, le secrezioni accumulate all'interno dell'orecchio vengono infettate, determinando l'insorgenza dei sintomi.
Sintomi
I sintomi di questa patologia variano da caso a caso. I più frequenti sono rappresentati dall'insorgenza rapida di dolore (otalgia), pressione auricolare, ovattamento e calo dell’udito. La febbre può essere presente ma non è frequente. La presenza di febbre, solitamente, si associa ad un quadro più grave.
In alcuni casi, ma non in tutti, la pressione del liquido all'interno della cassa timpanica può essere tale da determinare la rottura del timpano e la fuoriuscita di secrezione dall'orecchio (otorrea). In molti casi, la rottura del timpano e la conseguente fuoriuscita di secrezione, alleviano il dolore. Questo fenomeno è spiegato dal fatto che la sintomatologia dolorosa è prodotta dalla tensione del catarro sulla membrana timpanica ancora integra. In rari casi si può osservare la fuoriuscita di sangue dall'orecchio. Questo fenomeno è abbastanza comune in caso di miringite bolloso emorragica, una forma di otite di origine influenzale.
Alla visita, lo specialista rileverà la presenza di una membrana timpanica infiammata e, in alcuni casi, la presenza di pus o liquido all’interno dell’orecchio medio ed esterno. Qualora vi sia fuoriuscita di secrezione dall'orecchio, la perforazione del timpano è quasi certa. Nonostante questo, in molti casi, la perforazione può essere di piccole dimensioni e difficilmente visibile durante la visita.
Diagnosi
La diagnosi di otite media acuta è di natura clinica e si basa sulla raccolta dei sintomi riferiti dal paziente e su una attenta visita otorinolaringoiatrica.
In presenza di otite media acuta non è indicata l'esecuzione di esami quali l'esame audiometrico tonale e l'esame impedenzometrico. Questi esami sono invece fondamentali per stabilire la corretta guarigione dopo un episodio di otite oppure nel caso di otite media effusiva.
Terapia
La terapia dipende dalla gravità della patologia e dalle caratteristiche del paziente. In generale prevede l'utilizzo di un antibiotico a largo spettro (in grado di andare a colpire il "trio infernale", frequentemente responsabile della patologia) ed una terapia antinfiammatoria/cortisonica nasale e/o sistemica. E' importante evitare di eseguire "manovre casalinghe" potenzialmente pericolose. A questo riguardo si consiglia di leggere il Post "Otite: cosa non fare".
La terapia cortisonica locale e sistemica, risulta spesso determinante ai fini della guarigione. In genere, è preferibile l'utilizzo di spray nasali rispetto all'aerosol. Gli spray, infatti, hanno una maggiore azione terapeutica sulla Tuba di Eustachio. Negli adulti e in assenza di febbre, alcuni specialisti preferiscono evitare di somministrare l'antibiotico, iniziando con la semplice terapia anti-infiammatoria. In questo modo si evita di somministrare inutilmente l'antibiotico nelle forme ad eziologia virale. Negli adulti, infatti, le forme non troppo aggressive rispondono bene alla semplice terapia anti-infiammatoria. Nelle forme particolarmente gravi, può essere necessaria una terapia antibiotico-cortisonica per via iniettiva. Al contrario, l'antibiotico viene utilizzato praticamente sempre per i bambini, a meno che non si tratti di otite media effusiva. In caso di otite media effusiva, infatti, l'utilizzo di antibiotici non è indicato, se non nelle fasi di infezione acuta.
Solitamente i sintomi recedono in 5-7 giorni dall'inizio di un trattamento correttamente impostato. Nei casi più impegnativi, il senso di tappo all'orecchio può persistere anche per un mese, al di là del tipo di terapia prescritta.
Pagina a cura del Dr. Gianni Gitti