Terapia Posizionale per Sindrome delle Apnee Notturne
Cosa si intende per terapia posizionale
Per Terapia Posizionale della Sindrome delle Apnee Notturne si intende l'utilizzo continuativo di un dispositivo al fine di evitare che il soggetto con Sindrome delle Apnee Notturne Posizionale dorma in posizione supina. Una percentuale rilevante dei pazienti affetti da apnee notturne - infatti - presenta il disturbo soltanto quando dorme in posizione supina. In questi casi, evitare la posizione supina equivale a ridurre o azzerare il problema.
Le metodiche che possono essere utilizzate sono molteplici e spaziano da "rimedi casalinghi" all'utilizzo di sofisticati dispositivi medici.
In quali casi è indicata la terapia posizionale
La terapia posizionale è indicata qualora la polisonnografia evidenzi un numero di apnee nettamente preponderante in posizione supina (ovvero a pancia in su). In questo caso, si parla di Sindrome della apnee notturne a carattere posizionale. Si tratta di una evenienza molto comune ed è importante che lo specialista del sonno la segnali nel suo referto il carattere posizionale della sindrome.
Soluzioni non evolute per la terapia posizionale
Tra le soluzioni "casalinghe" per evitare la posizione supina troviamo quella di cucire una pallina da tennis sulla parte posteriore del pigiama: si tratta di una soluzione low-cost in alcuni casi efficace, ma spesso rapidamente abbandonata dai pazienti a causa della sua scomodità.
Una soluzione economica ma più professionale è quella di comprare particolari fasce/cuscino da indossare: queste fasce, una volta fissate intorno al torace, grazie a dei cuscinetti posteriori, impediscono al paziente il decubito supino. Nella figura soprastante soprastante è possibile vedere la fascia distribuita da Sapio Life.
Soluzioni evolute per la terapia posizionale
Tra le soluzioni più evolute e sicuramente più efficaci per il trattamento della Sindrome delle Apnee Notturne a carattere posizionale troviamo il Night Shift. A questo proposito, si consiglia di leggere anche il post "Una moglie elettronica per smettere di russare".
Questo particolare dispositivo, una volta fissato al collo del paziente, grazie ad un accelerometro interno, riesce a monitorare la posizione di riposo del paziente. Qualora il paziente si metta in posizione supina il dispositivo inizia ad emettere vibrazioni a frequenza crescente fino a che il soggetto non si sposta in una posizione consentita.
Nella mia esperienza clinica ho potuto osservare che, dopo un periodo iniziale di adattamento, la macchina viene ben tollerata, permettendo una riduzione netta del tempo di russamento ed il ritorno dell'indice di apnee alla normalità. Il dispositivo è dotato, inoltre, di una memoria interna che permette al paziente e al medico, attraverso dei report, di valutare l'efficacia e la costanza di utilizzo del dispositivo.
La terapia posizionale è sempre efficace?
L'efficacia della terapia posizionale deve sempre essere verificata. Qualunque sia la metodica di trattamento scelta, i risultati dovranno essere sempre controllati mediante esecuzione di una polisonnografia. Qualora i risultati non fossero quelli sperati, ovvero in caso di un numero elevato di apnee residue, la "terapia posizionale" dovrà essere accantonata a favore della tradizionale terapia CPAP.