Il Cancro della Parotide: Sintomi, Diagnosi e Trattamento.

Il cancro della parotide è una forma di cancro che si sviluppa nelle ghiandole salivari, specificamente nella parotide, la più grande delle tre principali ghiandole salivari. Questo tipo di cancro può presentare sfide significative nel suo trattamento, ma una diagnosi precoce e un trattamento tempestivo possono migliorare significativamente le prospettive di guarigione.

Quali sono e a cosa servono le ghiandole salivari maggiori

Le ghiandole salivari sono responsabili della produzione di saliva nella bocca. Purtroppo, anche queste ghiandole possono sviluppare tumori, sia benigni che maligni. La ghiandola salivare più grande è la parotide, situata dietro l’angolo della mandibola, vicino al lobo dell’orecchio. Le altre ghiandole salivari principali sono la ghiandola sottomandibolare, che si trova nel pavimento della bocca lateralmente, e la ghiandola sottolinguale, posizionata proprio sotto la lingua. Inoltre, ci sono molte piccole ghiandole salivari sparse in varie parti della bocca, come il palato.

Caratteristiche e localizzazione delle neoformazioni delle ghiandole salivari maggiori

Tutte le ghiandole salivari possono sviluppare tumori, ma quelli maligni sono rari e rappresentano solo lo 0,3-3% di tutti i tumori maligni. La maggior parte delle neoformazioni nelle ghiandole salivari sono benigne. Tra le ghiandole salivari maggiori, la parotide è la più spesso interessata dai tumori, ma la probabilità che siano maligni è più alta per le ghiandole più piccole, come la sottomandibolare e la sottolinguale. Per questo, se una neoformazione colpisce la parotide, si può adottare un approccio più cauto, mentre per i tumori delle altre ghiandole si preferisce intervenire rapidamente.

Sintomi del Cancro della Parotide

I sintomi del cancro della parotide possono variare da persona a persona, ma possono includere:

  1. Un nodulo o una massa nella regione della mascella o del collo

  2. Dolore facciale persistente

  3. Debolezza dei muscoli facciali

  4. Intorpidimento o formicolio nella zona del viso

  5. Difficoltà a deglutire

  6. Cambiamenti nella voce o difficoltà a parlare

  7. Gonfiore del viso

Cancro Parotide

Le neoformazioni delle ghiandole salivari di solito causano pochi sintomi. La malattia spesso si manifesta con una massa indolente a crescita lenta (nel caso di tumori benigni) o rapida (nel caso di tumori maligni) nella zona della parotide o sotto la bocca, vicino alle ghiandole sottomascellare e sottolinguale. Se la massa è di tipo benigno, tende a essere mobile sia nei tessuti superficiali sia in quelli profondi. Nei casi di tumori maligni, invece, la massa può avere una mobilità ridotta. Altri sintomi meno frequenti possono essere una paralisi del nervo faciale dovuta a sovrainfezione, emorragia, degenerazione cistica (in caso di tumori benigni) o infiltrazione (tumori maligni). Pur non essendo un segno certo di malignità, la presenza di una paralisi del nervo faciale deve sempre essere indagata con attenzione.

Metastasi da cancro della parotide

Per fortuna, anche in presenza dei rari tumori maligni delle ghiandole salivari, raramente si riscontrano (tranne che per certi istotipi) alte percentuali di metastasi a distanza. L'istotipo che determina più spesso metastasi locale ai linfonodi del collo è il carcinoma mucoepidermoide, quello che determina più spesso metastasi a distanza è il carcinoma adenoidocistico.

Diagnosi di cancro della parotide

La diagnosi di questo tipo di neofomrazioni si basa sull'esecuzione di una visita otorinolaringoiatrica, per avere una diagnosi di certezza occorre sottoporre il paziente ad una ecografia del collo e poi eseguire una citologia per aspirazione con ago sottile (FNAB), ovvero una ago-biopsia. Con queste metodiche si può determinare la natura della neoformazione (Benignità/Malignità) nel 95% dei casi e l'istotipo nell’87-90% dei casi. Altri accertamenti (TC e RMN) possono essere necessari in casi particolari o per neoformazioni maligne dove occorre eseguire un attento studio anche delle stazioni linfonodali del collo.

Terapia del cancro della parotide

La terapia di questo tipo di patologie è prevalentemente chirurgica e si basa soprattutto sulla natura della neoformazione da trattare: benignità o malignità, grado di malignità. Qui di seguito riportiamo i principali trattamenti chirurgici che si eseguono per le formazioni parotidee.

Enucleazione

L'enucleazione è una tecnica chirurgica che permette di rimuovere il tumore senza asportare tutta la ghiandola parotide. Si basa sull’identificazione della capsula o pseudo-capsula del tumore come piano di separazione e non richiede l’individuazione dei rami del nervo facciale. Questo intervento è indicato solo per piccoli tumori benigni e di origine esterna alla ghiandola salivare.

Tra le rare complicanze immediate, si può verificare una lesione del nervo facciale. Le complicanze tardive includono fistole salivari, infezioni e possibili deficit del nervo facciale.

Enucleo-resezione

Si tratta dell'asportazione del tumore comprendendo nell’exeresi un margine di tessuto ghiandolare sano peri-lesionale di circa 1 cm di spessore. Prevede l’identificazione dei rami del nervo faciale. Risulta indicata nel trattamento di tumori benigni di piccolo volume coinvolgenti la porzione periferica del lobo preneurale. E' indicata in caso di tumori monomorfi o pleomorfi di dimensione inferiore a 2,5 cm.

Tra le complicanze immediate citiamo la lesioni del nervo faciale e le emorragie intraoperatorie. Tra le complicanze tardive le fistole salivari, infezione del letto operatorio, deficit del faciale.

Parotidectomia superficiale sovra-neurale

Questa procedura consiste nell’asportare il tumore insieme a circa 1 cm di tessuto ghiandolare sano intorno alla lesione. Durante l’intervento vengono identificati i rami del nervo facciale. È indicata per piccoli tumori benigni (di massimo 2,5 cm) che si trovano nella parte periferica del lobo preneurale, come i tumori monomorfi o pleomorfi.

Tra le complicanze immediate ci possono essere lesioni del nervo facciale e sanguinamento durante l’operazione. Le complicanze tardive includono fistole salivari, infezioni e possibili deficit del nervo facciale.

Parotidectomia totale con conservazione del VII nervo cranico

Questa procedura prevede l’asportazione completa della ghiandola parotide, inclusi il lobo superficiale e quello profondo, ma senza rimuovere il nervo facciale. È indicata per trattare tumori benigni che coinvolgono il lobo profondo, con o senza estensione alla parte superficiale della parotide, e per tumori maligni che non mostrano segni di coinvolgimento del nervo facciale. È controindicata nei tumori maligni che si estendono oltre la ghiandola o che infiltrano direttamente il nervo facciale.

Complicanze immediate: Possibili lesioni al nervo facciale e sanguinamento.
Complicanze tardive: Ascessi nella zona della parotide, fistole salivari, fibrosi dei muscoli masseteri e fistole arterovenose.

Parotidectomia totale con sacrificio del VII nervo cranico

Questa procedura prevede la rimozione completa della ghiandola parotide insieme all'ablazione totale o parziale del nervo facciale, causando una paresi permanente della parte del viso interessata. È indicata per tumori maligni che hanno invaso il nervo facciale. Tuttavia, può risultare eccessiva in alcuni tumori benigni di grandi dimensioni, dove il nervo è solo compresso ma ancora identificabile e isolabile. Può essere necessaria in casi di recidiva di adenoma pleomorfo, quando isolare e preservare i rami del nervo è complicato.

Complicanze immediate: Possibile sanguinamento.
Complicanze tardive: Infezioni nel sito operatorio, cedimento dell’anastomosi nervosa, sindrome di Frey (sudorazione e arrossamento del viso durante i pasti).

Pagina a cura del Dr. Gianni Gitti

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