Terapia Cortisonica

Cortisone: amico o nemico?

Nella pratica clinica ci si trova spesso di fronte a pazienti assolutamente contrari all'utilizzo di farmaci cortisonici. Da dove nascono tutti questi timori? Sono fondati?

Come vedremo, se utilizzati in modo corretto, nella maggior parte dei casi, i farmaci cortisonici sono farmaci sicuri e privi di effetti collaterali di rilievo.

Gli effetti collaterali si fanno frequenti e notevoli quasi esclusivamente in caso di terapie croniche o molto prolungate (di durata superiore a 3 settimane) mentre per terapie di breve-media durata gli effetti collaterali sono quasi del tutto trascurabili.

Caratteristiche dei Cortisonici

I corticosteroidi (GCS), sono farmaci ad azione antinfiammatoria ed immunosoppressiva.

Cortisone

Hanno una struttura chimica analoga al cortisolo, un ormone sintetizzato e secreto dalle ghiandole surrenali (piccole ghiandole situate all'apice del rene). Sono noti anche come farmaci antinfiammatori steroidei e la loro azione si esplica riducendo la produzione di molecole pro-infiammatorie prodotte da vari tipi di cellule (tutte le cellule dell’organismo hanno recettori per i GCS), agendo sulla sintesi del DNA cellulare attraverso il legame a specifici recettori.

I GCS non agiscono direttamente sugli agenti causali delle malattie, ma riducono o sopprimono le reazioni dell’organismo ai vari agenti patogeni. Nonostante questo, in alcuni casi, la semplice terapia cortisonica può rendere possibile una guarigione che, in assenza di tale terapia, risulterebbe molto lenta o impossibile.

I GCS hanno un buon assorbimento orale, intramuscolare, intrarticolare e cutaneo. La loro attività antinfiammatoria è estremamente potente, ma transitoria. Sospeso il trattamento, infatti, se la causa dell'infiammazione non è stata rimossa, i sintomi ricompaiono e richiedono un’ ulteriore somministrazione.

I diversi GCS presenti in commercio hanno una differenza minima di emivita plasmatica (cioè il tempo richiesto per ridurre del 50% la quantità di un farmaco in circolo), mentre è notevole la differenza della potenza e della durata degli effetti biologici.

Indicazioni all'utilizzo dei corticosteroidi

Le indicazioni alla somministrazione dei GCS sono numerose. Si va dall'utilizzo in brevi cicli in corso di patologie infiammatorie (otite, sinusiti, faringiti, laringiti, ecc) a utilizzi più intensivi come nel caso di sindromi a patogenesi autoimmunitaria, in reumatologia ed in alcune patologie dermatologiche, nel morbo di Hodgkin, in alcune neoplasie, nelle fasi iniziali di ictus cerebrale, in fase post trapianto per sopprimere le risposte immunitarie e prevenire il rigetto, nelle crisi acute di shock anafilattico e nelle crisi ipotensive acute (uso controverso).

Controindicazioni all'utilizzo dei corticosteroidi

I cortisonici sono invece controindicati nella tubercolosi, nell’ulcera gastroduodenale, nelle malattie cardiovascolari e renali con ipertensione arteriosa (in questo caso possono essere somministrati a basso dosaggio sotto controllo medico), nell’osteoporosi, nelle epatopatie infettive, nell’ipotiroidismo, nelle psicosi e nel diabete.

La posologia, la formulazione e il tipo di cortisonico da usare dipendono dalla gravità, prognosi e durata prevedibile della malattia, nonché dalla risposta individuale del paziente. Alla luce dei molteplici effetti su diversi organi ed apparati, l’indicazione o la controindicazione all’uso dei cortisonici (ovviamente di esclusiva pertinenza medica) deve essere data sulla base della malattia e sulle eventuali comorbidità del paziente, con una attenta valutazione di altri farmaci assunti e dei potenziali rischi e benefici di una eventuale terapia.Il cortisone infatti, per via orale o endovenosa, usato nelle patologie acute e croniche per lunghi periodi (superiori a 3 settimane), può essere causa di svariati ed importanti effetti collaterali.

Effetti collaterali conseguenti all'utilizzo prolungato dei corticosteroidi

Tra gli effetti collaterali dei trattamenti prolungati (superiori a tre settimane) troviamo la ridotta tolleranza al glucosio ed iperglicemia, ipertensione ed edema per ritenzione idrica, ipokaliemia, osteoporosi, redistribuzione del grasso ( accumulo a livello di viso, collo, addome ), ridotta capacità di riparazione delle ferite, acne, irsutismo, fragilità cutanea, irritabilità, depressione, insonnia, glaucoma, cataratta, impotenza, irregolarità mestruali, crisi addisoniane. Da sottolineare che l'utilizzo del cortisone per uso topico (pomate, spray) e per via aerosolica (i GCS sono i farmaci di elezione nelle crisi asmatiche) è in pratica privo di effetti collaterali in quanto il farmaco viene molto poco riassorbito a livello generale, svolgendo la sua azione quasi esclusivamente a livello locale.

Attenzione

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